FONDO PERDUTO: I SOSTEGNI PER LE STRUTTURE RICETTIVE

contributi a fondo perduto strutture ricettive

Il 2022 come ben abbiamo visto non è cominciato nel migliore dei modi. I problemi legati alla pandemia e all’economia sono ancora ben presenti e a soffrirne sono soprattutto le strutture ricettive, quali hotel, ristoranti, B&B e tutte quelle strutture in cui c’è un grosso assembramento di persone. Ma non tutto è drammatico. Anche quest’anno lo stato dà la possibilità di poter accedere a contributi a fondo perduto per la propria attività.

E allora vediamo quali sono i contributi disponibili? Quali sono i requisiti per potervi accedere?

Noi di Contract Progetti vi abbiamo preparato questo articolo con tutte le informazioni che potrebbero fare al caso vostro. Se vuoi saperne di più, continua a leggere questo articolo!

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 Contributi a fondo perduto per ristoranti, qui tutte le informazioni

Per quanto riguarda il mondo della ristorazione è previsto un contributo a fondo perduto che parte da una base di 1000 fino ad un tetto massimo di 10.000 euro. Per poterlo ottenere bisogna però soddisfare alcuni requisiti, come ad esempio:

  • Il richiedente deve aver acquistato prodotti agroalimentari, vitivinicoli, pesca e acquacoltura,
  • Il richiedente deve aver acquistato prodotti con vendita diretta da parte di aziende agricole, acquisto di prodotti ottenuti da filiere nazionali integrali dalla materia prima al prodotto finito (prodotti DOP IGP e ad alto rischio di spreco).

Ma non è tutto, oltre a questo le attività che possono richiederlo devono soddisfare ulteriori requisiti. Infatti devono essere attività con:

  • inizio attività nel gennaio del 2019,
  • un’attività nata da prima del 2019 ma con un calo del fatturato medio nei mesi da marzo a giugno 2020, il quale deve essere minore dei tre quarti del fatturato medio dei mesi da marzo a giugno 2019.

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Quali attività di ristorazione possono beneficiare di questo decreto sostegno fondo perduto?

  • Ristorazione con somministrazione
  • Mense
  • Catering continuativo su base contrattuale
  • Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole
  • Catering per eventi
  • Limitatamente alla somministrazione di cibo le strutture come gli alberghi.

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Un altro bonus riguarda la ristorazione, che va fino a 10.000 euro a fondo perduto. I requisiti sono:

  • Riduzione del fatturato non inferiore al 15%
  • Essere attivi nel Registro delle Imprese
  • Avere la sede operativa in Italia
  • Non essere in liquidazione volontaria
  • Non essere già in difficoltà dal dicembre 2019.

Per richiederlo serve un’istanza per via telematica all’Agenzia delle Entrate.

E il mondo delle strutture ricettive come gli hotel?

Anche in questo caso ci sono diversi provvedimenti volti ad aiutare i settori che più risentono di questa pandemia. Ecco qui tutte le nuove possibilità.

Il superbonus è un incentivo dedicato a tutte le strutture turistiche, con un credito d’imposta pari all’80% delle spese effettuate per ristrutturazioni edili. Oltre a questo, il Governo ha varato
un’ulteriore aiuto a fondo perduto che tocca dai 40 ai 100 mila euro.

hotel

Per il bonus 80% bisogna attuare queste ristrutturazioni per poter godere dei suoi benefici a 360 gradi:

  •  incremento dell’efficienza energetica
  •  riqualificazione antisismica
  •  eliminazione delle barriere architettoniche
  •  interventi edilizi
  •  realizzazione di interventi termali (piscine o ristrutturazione)
  •  digitalizzazione della struttura

La quota per i contributi a fondo perduto invece si suddivide diverse modalità:

  • 30.000 euro per quelle ristrutturazioni che prevedono almeno un 15% dedicato alla digitalizzazione e innovazione dei locali in chiave tecnologica ed energetica
  • 20.000 euro per l’imprenditoria femminile, quelle strutture con almeno un 60% del personale giovane, comprese le imprese realizzate da giovani
  • 10.000 euro per imprese con sede in Puglia, Campania, Calabria, Molise, Abruzzo, Basilicata, Sardegna e Sicilia.

Non è ancora stata emanata la modalità per cui fare richiesta a questo tipo di incentivi per l’anno 2022. Le richieste per poter usufruire dei superbonus scadranno il 31 dicembre 2024.